Ieri è stato il compleanno del suocero e urgeva trovare un dolcetto adatto, versatile tra la merenda e il fine pasto (non avendo idea del momento in cui l'avremmo mangiato), non troppo impegnativo ma soprattutto per diabetici. Ora magari non ci sono riuscita secondo le linee guida e i valori nutrizionali e qualcuno farà un salto sulla sedia leggendomi (sempre che qualcuno mi legga, non ho questa presunzione) però ho tentato di stare il più leggera possibile con pochi ingredienti semplici e meno dannosi. Poi parlandoci chiaro, il festeggiato non è che si tenga così in riga e se avessi fatto un altro dolce qualsiasi l'avrebbe mangiato lo stesso, solo non volevo peggiorare la situazione.
Ho preso l'ispirazione da una delizia di Felicia, pubblicata anche su Cucina Naturale usando un frutto e cambiando il latte vegetale di partenza.
E qui veniamo alla Chufa. Normalmente non utilizzo prodotti particolari o ricercati e fino ad ora non citavo neanche le marche dei prodotti che usavo se non dove ne sentissi la necessità. Non inizio ora a fare pubblicità semplicemente l'ho provata e l'ho trovata adatta per preparare questo dolcetto.
Si tratta della nuova bevanda vegetale dell'isola bio, provata ed acquistata in fiera ad Officinalia nel castello di Belgioioso la settimana scorsa.
La chufa è un tubero ipogeo che si trova sulle radici di una pianta diffusa in Valencia. La bevanda che se ne ricava ha un gusto, a mio parere, che ricorda molto la mandorla insieme alla nocciola e alla soia. E' dolcificata con succo d'agave e rimane già di per sé dolce.
Da qui ho pensato che usandola come latte vegetale di base per una crema non ci sarebbe stato il bisogno di aggiungere altro zucchero!
Le fragole erano già accettabili come gusto per fortuna quindi le ho tagliate a pezzettini e condite con mezzo limone e una punta di cucchiaino di zucchero di canna (per mia sicurezza, per non fare sentire troppo il limone) lasciandole riposare per mezza giornata.
Ingredienti:
- 500 ml di bevanda vegetale a base di Chufa;
- 50 g di farina di riso;
- 1 cucchiaino di agar agar;
- neanche mezzo cucchiaio di sciroppo d'acero (per sicurezza, non volevo che aggiungendo la farina di riso mascherasse il dolce della Chufa);
- 250g di fragole;
- mezzo limone;
- mezzo cucchiaino di zucchero di canna;
Lavare e pulire le fragole tagliandole e pezzettini, tenendone da parte quattro per la decorazione, metterle in una ciotola con il succo di limone e lo zucchero e lasciare in frigo per mezza giornata.
In un pentolino versare la chufa e scioglierci l'agar agar, poi la farina di riso; mescolare per non formare grumi e far cuocere a fuoco lento per una decina di minuti, finché si addensa. Lasciare raffreddare e poi mettere in frigo per almeno un'oretta.
Arrivato il momento di comporre le coppette montare la crema con le fruste. disporre sul fondo un po' di fragole, poi la crema, ancora fragole e infine crema. Giusto per decorare ci ho messo una fragola in cima con una grattatina di cioccolato fondente. Io ho litigato con la sac à poche e la crema l'ho messa col cucchiaio ma volendo potete metterla un po' meglio.
Lasciare in frigo fino a dieci minuti prima di servire. Non aspettatevi il sapore di crema pasticcera, sa di Chufa ma era buona ed è piaciuta anche a due persone che non l'avevano mai provata e non sapevano cos'era.
Il festeggiato ha mangiato la sua coppetta e abbiamo avuto un fine pasto leggero.
Le dosi sono per quattro coppette piene come quelle della foto.
Naturalmente per complicarmi la vita le coppette erano da trasportare e mi sono fatta venti minuti di macchina con una teglia in mano pregando per loro: hanno retto bene.
Un muggito e un saluto,
Silvia e Olivia.
Ho visto la pubblicità di questa bevanda da poco, ero proprio curiosa di sapere che sapore avesse!!! hai soddisfatto la mia curiosità!!! mi fa piacere che il mio dolce ti ispirasse questa bellissima e gustosissima coppetta.... è favolosa, mi piace tantissimo l'abbinamento con la frutta fresca, un dolce leggero e fresco, perfetto per il caldo che arriverà (almeno speriamo). Sono certa che tuo suocero l'ha apprezzata.... impossibile non farlo. Un bacione
RispondiEliminaSono contenta di averti tolto una curiosità ma ritienilo un gusto soggettivo, comunque io non la scarterei. Una tantum si può prendere, visto il costo e la facilità di farsi altre bevande in casa.
RispondiEliminaCiao
Hai ragione.... proverò magari ad acquistarlo, giusto per assaggiarlo, ma difficilmente rientrerà nel consumo quotidiano, il costo non è indifferente :-(
RispondiEliminaMai sentito ... che particolare!!! LA curiosità ora mi spingerà a provarlo! ^_*
RispondiEliminaE che bella coppetta golosa!!!