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lunedì 10 ottobre 2011

Mercatanti in fiera

Non viaggio molto anche se mi piacerebbe. Ci sono tanti posti che vorrei visitare, che mi affascinano e vorrei conoscere. Me li segno tutti, accumulo volantini, immagini e nel frattempo grazie ad internet li studio un po' per essere preparata quando un giorno li vedrò di persona anche io, perché sono sicura che succederà.
Ormai tantissima gente della mia età è stata già diverse volte all'estero anche solo per un week end, per non parlare dei soggiorni studio e ho amici che hanno trascorso dai sei mesi ad un anno in Australia.
Io sono decisamente più sedentaria per non dire fissa.
Quello che mi attira dei posti in cui vorrei andare oltre al paesaggio e le tradizioni è indubbiamente il cibo e l'artigianato locale.
Se per quanto riguarda internet passare da lei mi fa sognare, da un paio di anni mi faccio un breve giretto in Europa andando ad una fiera che si tiene a Bergamo.




Un week end in cui si concentrano bancarelle con commercianti che parlano solo alcune parole di Italiano affiancati da aiutanti per venire incontro ad ogni tipo di turista.
Un mix di lingue e culture che espongono i loro prodotti tipici con bancarelle in doppia fila, di cibo o di oggetti, ogni anno bene o male le stesse, per un piacevole appuntamento. 
Passi rapidamente da essere avvolta da una nuvola di fumo della bancarella di salsicce tedesche :-( ad un profumo di lavanda o di cannella per la bancarella di biscotti speziati dall'olanda.
Io ho i miei punti di ristoro!




Una bancarella dall'Austria che fa dei muffin ottimi, al limone con gocce di cioccolato, soffici e leggeri anche se non lo saranno poi così tanto ma ogni boccone te lo gusti proprio e il sapore e la consistenza rimangono impressi come voglia fino all'anno successivo.




I Bretzel freschi direttamente dalla Germania con il loro gusto di anice cumino e finocchio e non troppo salati come quelli che ti capita di incontrare, quando ti capita di incontrare, in Italia. Ci sono anche quelli dolci coi semi di papavero, e quest'anno ho provato quelli alla noce. Sono enormi e con uno ti riempi anche troppo mangiandolo in due. Ma in questi casi è la gola che parla, nel senso lato del termine, quello peccaminoso, e che te li fa rimpiangere la settimana dopo quando ti mancheranno, e tanto.




La bancarella bretone con i burrosi biscotti, ottimi da gustare con un the caldo. Ti metti un guantino, riempi il sacchetto (che hanno fatto apposta per me lo so, ma questa è un'altra storia) e te li porti via.
I prezzi non sono stracciati per usare un eufemismo ma non dovendo pagare un biglietto aereo e trovandoli tutti nello stesso posto valgono la spesa.



Poi passi di fianco ai cioccolatini dal Belgio, piccole preziose praline; il chiosco di birra dall'Irlanda e il camion dall'Inghilterra che carica e scarica piatti e tazze di porcellana.






Lo stand dalla Spagna che offre Paella preparata al momento in enormi pentoloni e dove si forma sempre una gran fila (che però devo solo attraversare per fortuna).
Fino all'ultima nostra tappa: i fiori Olandesi. Sacchi di bulbi di tulipani, crochi, amaryllis, narcisi ed altro ancora. Questi si che sono veramente convenienti e si portano a casa ad un prezzo stracciato. Il periodo è anche quello giusto per piantarli e in primavera ti regaleranno una splendida fioritura! (già testati l'anno scorso e decisamente soddisfatti)




Di bancarelle ce ne sono ancora tante e ce ne sono anche di Italiane. Tanta è la gente che ogni anno si ritrova e ti passa di fianco con passeggini o amici a quattro zampe.






Ci sono anche artisti di strada che si esibiscono rubando per un po' pubblico alle bancarelle.




E' stata tra l'altro una giornata perfetta, con un sole ancora decisamente caldo, anche troppo rispetto al giorno precedente che però ha regalato una cornice stupenda data dall'ottima visibilità di Bergamo Alta.




Per un giorno mi è sembrato di viaggiare con un po' di fantasia.
In attesa di altri viaggi più reali, un muggito e un saluto,
Silvia e Olivia.

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