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giovedì 26 gennaio 2012

Lenticchie 'my way'

I love lenticchie! Tra di noi non c'è stato subito feeling perché da piccola non ne volevo sapere e, da testarda, non volerne sapere significa che non c'era verso per farmele assaggiare.
Poi un giorno di colpo le ho provate e mi sono piaciute subito, soprattutto in questa versione. E' quella che fa mia mamma ed è tuttora la mia preferita.
Da quando ho una cucina mia mi sono fatta regalare una pentola di cotto, ideale per legumi e cereali e perfetta per le cotture lente. Ormai quando per fretta (mannagia a lei!) ho provato a cucinarle in una pentola normale non mi soddisfano più come prima...
E' una stupidata, anche perché cuociono da sole, in un'oretta e mezza, piccolo particolare ma a me piacciono anche a temperatura ambiente o riscaldate, quindi ne faccio in quantità in anticipo per poi mangiarle anche il giorno dopo. Anche sta volta ho fatto la ricetta 'ad occhio' quindi non saprei darvi le dosi ma vi do lo spunto perché a me piace parecchio. 



INGREDIENTI:
  • lenticchie (grosse o piccole come preferite);
  • salsa di pomodoro (in questo caso non era solo salsa ma è decisamente preferibile!);
  • dado vegetale;
  • vino;
  • acqua;
  • olio;
  • rosmarino, salvia e alloro;
Vedete voi se le lenticchie che usate hanno bisogno di essere messe in ammollo prima.
Versare un filo d'olio in una pentola (di cotto sarebbe preferibile altrimenti normale, esce lo stesso cambiando un po' il sapore ma per tanti anni io ne ho fatto a meno quindi non è indispensabile) e aggiungere il dado vegetale facendolo un po' rosolare. A questo punto aggiungere le lenticchie e sfumare con un goccio di vino bianco. Quando si sono asciugate aggiungere la salsa di pomodoro (non tantissima ma si deve vedere e sentire) e allungare con l'acqua necessaria per farle cuocere. Le prime volte ne aggiungevo un po' per volta appena asciugavano tenendo da parte un pentolino con dell'acqua calda. Inserire l'alloro, il rosmarino e la salvia, coprire e lasciare cuocere tranquillamente un'oretta, oretta e mezza. Controllate la cottura che dipenderà anche dalle lenticchie che state usando. A me non piacciono troppo liquide quindi tendo a non mettere troppa acqua ma anche quello è soggettivo. Se state usando la pentola di cotto bisogna tenere conto che la cottura andrà avanti anche dopo avere spento il fornello, quindi bisogna spegnere quando sono ancora leggermente al dente.


Ecco qui la mia riserva fumante!

Un muggito e un saluto,
Silvia e Olivia.



domenica 22 gennaio 2012

Gnocchi di zucca

Mi sto riprendendo del tutto e anche la voglia di fare qualcosa in più allo strettamente necessario sta -piano piano- tornando. Insieme alla voglia di sperimentare.
Nel numero di Gennaio di Cucina Naturale (giornale che mi piace un sacco ma io non piaccio a lui o lui piace troppo al postino, dato che puntualmente non mi arrivano i numeri!! Rinnovo l'abbonamento ma non cambia nulla; si può anche leggere in internet se sei abbonata ma non è la stessa cosa!) ho adocchiato una ricettina che mi ha interessata subito, complice anche la foto molto bella. Degli gnocchi di zucca senza patate, senza uova e adatti anche a chi ha intolleranze al glutine (vedi fratello).
Avendo già una zucca aperta in attesa di utilizzo serviva solo il momento adatto per poterla fare; è anche velocissima  tolto il tempo di raffreddamento della zucca per poterla lavorare.
Io ho seguito la ricetta per quanto riguarda la composizione degli gnocchi mentre poi ho variato il condimento scegliendo un semplicissimo burro e salvia.
Risultato: degli gnocchi molto delicati come sapore (forse la prossima volta ci aggiungo qualche spezia) e morbidissimi al palato senza che si distruggano nella pentola quando bollono!
Ho ridotto le dosi perché sulla rivista usavano 600g di zucca indicandola per 4 persone; io ne ho usati 420g (già puliti) mangiandoli in 2 come piatto unico.






INGREDIENTI: 

  • 420g di zucca (consigliata una tipo Mantovana, con pasta soda che fa poca acqua);
  • 70g di fecola di patate;
  • 50g di farina di riso;
  • un cucchiaio di olio; 
  • sale q.b.;
  • burro;
  • salvia;

Pulire e tagliare a pezzettini la zucca, metterla in una pentola con un cucchiaio di olio, il sale e un cucchiaio di acqua e farla cuocere a fuoco medio per 10-15 minuti. Unire la fecola e la farina di riso, mescolare per amalgamare e fare cuocere ancora per qualche minuto finché si addensa e diventa come una palla che si stacca dalle pareti.
Ora lasciare raffreddare per bene poi su un piano leggermente infarinato formare dei filoncini e staccare delle palline per fare gli gnocchetti.
Bollirli per 2-3 minuti in acqua bollente salata, quando vengono a galla scolarli con una schiumarola. Nel frattempo fare sciogliere una noce di burro, o se volete un po' d'olio, con qualche fogliolina di salvia e versarlo sugli gnocchi.
Ecco fatti degli gnocchi di zucca golosi e semplici allo stesso tempo.
Un muggito e un saluto,
Silvia & Olivia.



venerdì 13 gennaio 2012

12 gennaio

Oh mammasaura è passato ancora un anno! Ebbene si ormai sono 28!
Inevitabilmente il tempo passa e diciamo che si "stagiona" un po'; facciamo finta di non sentirci un po' più vecchi ma maturati.
Mi piacerebbe che fosse già tutto avviato sulla "strada giusta" (sempre che poi uno sappia quale sia), già a posto da sapere cosa fare e invece credo che proprio quest'anno sarà un anno di cambiamenti, di svolte e di decisioni.
Per il momento belle ma pur sempre preoccupanti.
Saranno gli acciacchi dell'età ma quest'inverno lo sto sentendo dal punto di vista dei sintomi, mai troppo forti, mai preoccupanti, quel giusto che basta per farti sentire un tappetino stropicciato ma non abbastanza per non farti sentire in colpa se manchi dal lavoro.
Oggi però come regalo di compleanno del giorno dopo sono stata a casa, per prendermi del tempo per me e fare i conti con una nausea, un raffreddore, un mal di testa e un qualcos'altro che mi farebbe dormire in continuazione.
Mi ritrovo qui sul divano a scrivere questo post con gli occhi aperti quanto basta per controllare strafalcioni di scrittura (almeno quelli grammaticali).
Per il momento niente dolci perché Olivia empaticamente si è impigrita e intanto non abbiamo festeggiato ancora con nessuno.
Solo uno splendido mazzo di rose pari contornate da eucalipto (meno male che ho il raffreddore almeno so come usarlo!), atipico quanto basta per essere stupendo!



Se ci saranno festeggiamenti per la stagionatura vi aggiornerò.
Nel frattempo un muggito e un saluto,
Silvia & Olivia.




martedì 3 gennaio 2012

Buon 2012

Buon Anno!
Si lo so che siamo già al 3 di gennaio ma rimane comunque il primo post del nuovo anno.


Questa è stata la colazione della prima mattina, con calma perché la bestiola pelosa ormai si è abituata e non si lamenta se non scendiamo presto la mattina.
Per me l'immancabile mascarpone e una fetta di panettone. Non l'ho fatto io ma secondo la mia boccuccia è molto buono ed ormai è il secondo anno che me lo assicuro.
Il mascarpone è un retaggio di famiglia, un rito che ha accompagnato da sempre le feste di Natale, capodanno e Pasqua quando ci ritrovavamo da mia nonna. Immancabile ad accompagnare panettone o pandoro, ricoperto di cacao o corretto con il brandy.
Ne sono sempre stata golosa e ancora oggi almeno una volta lo devo mangiare perché per me fa festa, è una mia madelene! Ancora con la stessa semplicissima ricetta e il più delle volte corretto con il brandy come quando lo assaggiavo dal papà anche se troppo piccola.
Non sta volta però e non a colazione.
Come cornice la tovaglietta a tema che mi hanno portato i miei dal Trentino.


Ve ne lascio una tazzina perché possa ricrearvi la stessa atmosfera festiva che regala a me e possiate brindare ad un nuovo anno splendido come vi e mi auguro che possa essere.
Un anno di cambiamenti, in meglio, qualsiasi possano essere.
La semplicissima ricetta sarebbe un uovo per etto di mascarpone e la metà di zucchero;si mescolano a spuma i tuorli con lo zucchero, si aggiunge il mascarpone e una volta amalgamato gli albumi montanti a neve ferma mescolandoli delicatamente per non smontarli.
Un muggito e un saluto,
Silvia e Olivia.